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I due testi qui presentati e tradotti sono esponenti di rilievo della narrativa - l'«eccezione narrativa» - della letteratura provenzale tra XIII e XIV secolo: l'uno ("En aquel temps...") secondo i modi propri di quella tradizione linguistica, l'altro ("Frayre de Joy...") attraverso una riscrittura catalana che lascia però intuire il riferimento a modelli letterari occitanici. "En aquel temps", opera di Raimon Vidal de Bezalù (attuale provincia di Girona) - autore delle celebri "Razos de trobar" (1210 c.), trattato sulle regole di composizione della lirica trobadorica - riferisce quello che si potrebbe considerare un esempio di questa trattatistica, attraverso i modi di una controversia amorosa che finisce per risolversi in una sorta di tenso non priva di ironia. "Frayre de Joy" è anch'esso, a ben vedere, al di là del racconto fondante, che traduce una delle più antiche declinazioni della storia della "Belle au bois dormant", un exemplum di tale trattatistica amorosa. Entrambi i testi sono dunque, nel contempo, pregevoli, e piacevoli, illustrazioni dell'ancora solida tradizione trobadorica, e brillanti, per quanto in breve veste, esponenti della narrativa che, con qualche romanzo.